La frase Nomen omen letteralmente significa " un nome, un destino". Deriva dalla credenza dei Romani che nel nome di una persona vi sia un presagio di quello che sarà il suo destino. Per oltre 20 anni il mio è stato quello di far prendere vita alle idee.

Dopo il liceo artistico, la laurea in Art Direction allo IED e quella in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, ho iniziato la mia carriera in agenzia pubblicitaria. Per quasi 20 anni ho gestito la comunicazione di clienti nazionali e internazionali che si affidavano a noi, oltre che per realizzare shooting e campagne pubblicitarie, anche per l’organizzazione di eventi di ogni tipo.

Poi un giorno il lavoro di dar vita alle idee si è scontrato con la voglia di dar vita a una famiglia. Così ho lasciato l’agenzia per diventare la mamma di Agnese e Alice.

Ho lasciato l’agenzia, ma non il lavoro. Infatti ho continuato ad occuparmi di strategie di comunicazione e di progettazione e organizzazione di eventi aziendali e privati.

Dall’organizzazione di eventi all’organizzazione di matrimoni il passo è stato breve. Essere una wedding planner ti permette di lavorare con persone entusiaste, intente a fare progetti e a costruire il futuro. Vederle sognare mentre ti raccontano quello che hanno in mente, stupirle nel trasformare le loro idee in colori, forme, sapori e melodie, saperle rassicurare, condividere le loro preoccupazioni ma anche la loro gioia e soddisfazione… Non è sempre facile. Eppure, con il carattere giusto, può diventare il lavoro perfetto. Per me lo è.

Diventare wedding planner ha cambiato i miei progetti ma non il mio destino: le idee continuano a prendere vita e con loro gli eventi.